
25.12.09
Cerco l'uomo

13.12.09
Albe e natali

25.11.09
Le porte

Le porte
Eccomi qui, affacciato su un lungo corridoio, nella solitudine delle scelte.
Non è la prima volta, spesso non me ne sono neanche accorto, ma, da ultimo, sono diventato più riflessivo, sarà la saggezza degli anni.
Sono qui, devo decidere quale porta imboccare, la scelta non è reversibile, non conosco cosa mi aspetterà nelle stanze, posso immaginare, progettare, brigare, ma, per saperlo, dovrò entrare.
La libertà della scelta, infinita bontà o perfidia di chi mi ha creato.
Sarebbe bello avere gli stessi tasti del videoregistratore, avanzare, sbirciare, fermarsi, tornare indietro.
E invece la mia grandezza è nello scegliere, la perfidia è nel non poter riuscire.
E forse, questo, è il sale della vita.
16.11.09
Mi sono perduto in un cavolo

6.11.09
Il senso della vita

2.11.09
In memoria di Alda Merini

Di Alda Merini
Vecchia e rugosa Gerusalemme
le tue dita sono prensili come la luce
e se tu ti addormenti
vedrò sorgere da te miriadi di asfodéli.
Ma da te escono fiere inesistenti
e sono le belve della mia passione
e la tua passione si converte in grandezza
e l’unicorno geme alle tue spalle.
Come sei bella sposa
come una prigioniera che aneli al suo sposo
tu sei la fanciulla che non perde il suo nome
ma che incontrerà l’anello sponsale del sacrificio
mettendo le tue mani nella mia mano.
Tu proverai che la terra non conta niente
di fronte all’esaltazione divina
e vedrai che le fiere più maledette
si accovacceranno (umili) ai tuoi piedi.
Il figlio di Dio sta per arrivare
egli ha calmato i dolori del parto
ha negato l’Annunciazione
e si è incarnato nella forza del suo scudiscio.
Egli verrà a sposarti
accompagnato da angeli.
12.10.09
Ave o Maria

6.10.09
Cronaca da Lilliput

A Lilliput gli abitanti non sanno di essere piccoli e pensano invece di essere i più grandi del creato.
A Lilliput gli abitanti vedono il monte e pensano che il monte veda ciascuno di loro e sappia e conosca le vicende di ciascuno di loro e debba adoperarsi affinchè tutto proceda per il meglio.
A Lilliput gli abitanti pensano che il cielo sia grande come le loro tasche e che il turchino, le stelle coi pianeti e la stessa terra che calpestano siano la fodera delle loro tasche.
A Lilliput hanno pensato di ricordare al monte che esso è loro soggetto, ed allora hanno spogliato un’intera collina di tutto ciò che di verde c’era, con il legname di un immenso albero che cresceva sulla collina hanno costruito un immenso palo aguzzo, il palo è stato profondamente e saldamente infisso nel terreno.
A Lilliput le nuvole, che stanno nelle tasche degli abitanti, ora s’impigliano sulla aguzza punta dell’enorme palo che è stato infisso nella brulla collina.
La nuvola, quando s’impiglia si disfa in mille filacci che gli abitanti di Lilliput raccolgono in enormi matasse con le quali tessono le fodere delle loro tasche.
23.9.09
Nagzul

20.9.09
Una scoperta.

19.9.09
Aria
18.9.09
Notte
Il tocco di pietra

Riposarsi

14.9.09
8.9.09
L'albero del bene e del male
8.8.09
Gioiello
2.1.09
Bandiera

Io sono la bandiera della calaverna.
L'esercito di ghiaccio silenzioso,
che di notte, avanza, conquista, avvolge, nulla risparmia.
All'alba, coi primi raggi, m'accendo, sfavillo sul prezioso impero.
Maestosa parata per quei pochi, che, desti, sanno apprezzare la luce.
Un'attimo da cogliere, che, tra poco,
nulla resterà, se non nel cuore.