
Di Alda Merini
Vecchia e rugosa Gerusalemme
le tue dita sono prensili come la luce
e se tu ti addormenti
vedrò sorgere da te miriadi di asfodéli.
Ma da te escono fiere inesistenti
e sono le belve della mia passione
e la tua passione si converte in grandezza
e l’unicorno geme alle tue spalle.
Come sei bella sposa
come una prigioniera che aneli al suo sposo
tu sei la fanciulla che non perde il suo nome
ma che incontrerà l’anello sponsale del sacrificio
mettendo le tue mani nella mia mano.
Tu proverai che la terra non conta niente
di fronte all’esaltazione divina
e vedrai che le fiere più maledette
si accovacceranno (umili) ai tuoi piedi.
Il figlio di Dio sta per arrivare
egli ha calmato i dolori del parto
ha negato l’Annunciazione
e si è incarnato nella forza del suo scudiscio.
Egli verrà a sposarti
accompagnato da angeli.
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