13.12.09

Albe e natali

Quando le giornate si accorciano e la mattina mi sveglio che è ancora buio.
Quando il freddo pare gelare anche la luce,
quando pare che il buio abbia vinta la luce,
Io sono contento.
Oggi tredici dicembre, mio natale, il giorno più corto che ci sia, dentro di me cresce la contentezza.
Quando le giornate non finiscono mai e anche al mattino presto il sole già esce, per dominare il cielo, io, invece, mi rattristo, perchè penso che lui ha iniziato la parabola discendente.
All'apice della sua forza il sole mi annuncia la sua morte.
Al solstizio d'inverno, il trionfo del gelo e della notte, invece, mi annunciano la nascita del nuovo sole.
E' il germe che cova nel buio ed ogni giorno cresce e si prepara ad essere il re nella luce.
Che senza il buio rigeneratore non può esistere la luce fecondatrice.
Ed io, che ormai m'avvio al mezzo secolo, penso e spero d'esser anch'io parte di questo cosmico ciclo.
E son felice perchè l'ombra che avanza sarà anch'essa per me rigeneratrice.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono le 5.30 e albeggia, sento gli uccellini annunciare il nuovo giorno; finalemte sento il bisongo di andare un po' a riposare! Quando il mondo si sveglia io amo andare a dormire; sono solo in uno strano ed unico periodo, x ora della mia vita in cui ciò mi accade; sono piena di pensieri, alcuni seri, che m'intasano il libero fluire delle energie, quelle positive che mi farebbero seguire naturalmente i ritmi del giorno e della notte. La/le preoccupazioni e l'angoscia di non trovare una adeguata risposta e/o soluzione per il mio proseguire sul percorso che, x me, da Altri è tracciato mi procurano queste angoscianti notti bianche: si' abbiamo già letto e sentito delle Notti Bianche; queste, però, sono le mie notti bianche, trascorse senza quasi più capire il valore del tempo che trascorre, che,in un certo senso perdo in continui pensieri e rimuginazioni che, purtroppo non mi portano mai a trovare non solo soluzioni ma neanche alleggerimento alla mia...ansia del futuro, in generale, del mio in particolare. E' troppo tempo, orami che non riesco più a provare gioie vere, entusiasmi per neanche un giorno che dovrò di nuovo vivere e, x questa mia incredibile incapacità che sento di non saper vivere, sconfitta, affranta, non sono capace neanche di sperare quanto basta x affrontare il giorno! Inevitabilmente, così, a furia di arrovellarmi, la mia notte non ha fine quando l'alba fa capolino ma, al contrario inizia quasi ogni notte con il sorgere del sole. In altre parole credo di avere una tale paura di vivere o, meglio, di sentirlo, in questo preciso periodo, come un peso, no, non è esatto ma come una specie di compito che non mi sento capace di assolvere, un problema da risolvere, una infinita serie di perchè ai quali non riesco a dare risposta e, un po' vigliaccamente, finisco con l'assopirmi, sfinita, ormai, quando so che il Mondo, gli altri, quelli che, x le più normali ragioni, anche volessero fare, comportarsi come ora sto facendo io e che non potrebbero fare, invece iniziano regolarmente a compiere tutti i doveri cui la vita quotidianamente li chiama; non solo x dovere ma anche con gioia. Ecco, ora io non riesco ad avvertire più nè doveri nè gioia. Mi sento trasfigurata in un niente da ccui non so se riuscirò mai a fare ritorno! Ed ora, davvero alle 5,40, ad abbandonarmi ad un sonno di qualche ora che finalmente mi farà dimenticare per un po' tutte queste strane circonvoluzioni dei miei pensieri e, soprattutto mi allevierà, anzi non mi farà più sentire un D......cronico che da un po' mi affligge, vado volentieri! Buon giorno, mondo, chiedo scusa per il mio ritiro ma, ora, io sono anzi contenta di rifugiarmi così per poco, e non per ..sempre. Tornerò, senz'altro tornerò ad amare il giorno, il sole, l'aria, il vento, il mare, le albe, oltre che i tramonti per essere anch'io presente e, di tutto questo ringraziare Chi ce lo ha dato. Ora, fare non posso di più, ora sono, mi sento troppo giù. Affido questi miei un po' lunghi e, temo, ripetitivi pensieri nelle pagine di un amico che senz'altro capire saprà cosa intendere volevo. Sono e mi sento solo un qualcosa che non ha più forme nè motivi concreti per ..essere ma, certa altrettanto sono che si tratta solo di tempo e, ad avere voglia di correre e sorridere tornerò. Notte o..Giorno Maria