
Le porte
Eccomi qui, affacciato su un lungo corridoio, nella solitudine delle scelte.
Non è la prima volta, spesso non me ne sono neanche accorto, ma, da ultimo, sono diventato più riflessivo, sarà la saggezza degli anni.
Sono qui, devo decidere quale porta imboccare, la scelta non è reversibile, non conosco cosa mi aspetterà nelle stanze, posso immaginare, progettare, brigare, ma, per saperlo, dovrò entrare.
La libertà della scelta, infinita bontà o perfidia di chi mi ha creato.
Sarebbe bello avere gli stessi tasti del videoregistratore, avanzare, sbirciare, fermarsi, tornare indietro.
E invece la mia grandezza è nello scegliere, la perfidia è nel non poter riuscire.
E forse, questo, è il sale della vita.
3 commenti:
Dipende da chi varca questa soglia
che io sia tomba o tesoro.
Che io ti parli o taccia
dipende solo dal tuo cuore.
O dolce amico,non entrare senza
desiderio !
Alcune se ne chiudono, mentre se ne aprono altre. Alcune rimangono aperte, altre ti impediscono di tornare indietro. Sono larghe oppure strette, luminose o oscure. Triste colui che, per paura o indecisione, rimane a guardarle nel corridoio, e non vive il suo viaggio.
Mi hai aperto una "tua porta"; Grazie. Già questa foto mi aveva colpita richiamandomi colori dei banchi di scuola e, quindi, ricordi dai quali, poi, inevitabilmente per concatenazione ne sono scaturiti altri in cui, per arrivare all'oggi, di porte,appunto molte se ne sono dovute varcare, scegliendo, quindi, ogni singolo passo da compiere ..In qualche modo, l'abbinamento della foto alle tue riflessioni "a pensiero libero" l'avevo intuita già al primo sguardo, alla prima "visita"; è bello questo riflettere partendo da immagini che noi stessi ci siamo scelti; in sostanza è un'autoanalisi e, credo, che sia liberatoria ..
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