8.8.06

Infausto agosto

Al solstizio di giugno il sole raggiunge la sua massima forza, la luce prevale sul buio, il calore dei raggi è benefico come l'abbraccio di una madre ed io gioisco.
Ma presto quel calore affettuoso e generante si secca. La forza avanza l'amore, la luce, che presagisce il declino, è disperata, dimentica l'abbraccio con l'ombra, la vede nemica e tutto brucia spietata al mezzogiorno.
E' agosto ed io soffro per tanta inutile violenza portatrice di morte.
Il mio cuore, però, già conosce l'esito della stolta battaglia, arriverà settembre riconciliatore coi ricordi dei passati momenti d'amore.
Il giorno di nuovo riabbraccerà morbidamente la notte, che, tenera, dimentica delle passate battaglie, lo ricambierà.
E verrà novembre pietoso al capezzale del giorno per prepararlo al prossimo trapasso.
Infine dicembre e gennaio, quando la notte da sposa amante ritorna madre amata.
E sarà al solstizio di dicembre, quando, in quei momenti di maggior buio, nel grembo della Madre si compirà il gran Mistero ed allora io, nuovamente, gioirò.

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